L’AMORE CIECO | 27 – 28 Maggio a Dynamo

amore cieco27 – 28 Maggio 2017 | Repliche alle ore 18.30 e alle ore 21.30
Dynamo – La Velostazione di Bologna | Via dell’Indipendenza, 71/Z

Prenotazione obbligatoria: info@gruppoelettrogeno.org

In collaborazione con ERROR DAY, Dynamo – la Velostazione di Bologna,
ITACA’, migranti e viaggiatori – Festival del turismo responsabile
e con ERT per la residenza a Villa Pini

“L’incisività delle affermazioni di John Hull, la bellezza del suo linguaggio e la profondità delle riflessioni fanno di questo libro un’opera di poesia e, insieme, di filosofia. Se Wittgenstein fosse diventato cieco, avrebbe potuto scrivere un libro non diverso da questo, per sondare la profondità di una sempre mutevole fenomenologia della percezione” [Oliver Sacks]

Foto L'Amore cieco - Gruppo Elettrogeno L’amore cieco, liberamente ispirato a Il dono oscuro nel mondo di chi non vede di John M. Hull, continua ad essere un omaggio allo Scrittore e un’occasione per proseguire nel viaggio alla ricerca di una forma teatrale capace di misurarsi con alcune delle domande e degli “schizzi di paesaggio” generati dall’opera di Hull. Lo spettacolo itinerante avvicina le azioni teatrali e le indaga attraverso una lente multisensoriale, dalla quale riguardare la sostanza dell’amore.

Le parole che ha scelto Hull per raccontare il viaggio nella cecità, verso l’occhio interno, verso una mutazione dei rapporti tra lo spazio e il proprio corpo e i propri affetti, sono al centro dell’interesse del lavoro che Gruppo Elettrogeno porta in scena per l’Error Day a cura di Clelia Sedda. Hull osserva gli eventi di questa nuova esistenza con grande lucidità, ironia, senza vergogna e, dopo essere precipitato nel buio, riesce a trasformare il dolore di una perdita in un caleidoscopio dei sensi e dell’amore rivelatore.

Ma se l’amore è cieco, i vedenti stanno a guardare?
“…Diventerò anch’io uno spazio vuoto sulle pareti della mia galleria di ritratti?
…Fino a che punto la perdita dell’immagine del volto è connessa alla perdita dell’immagine del proprio io?”

l’Amore è cieco è un album di schizzi a più voci, a più strati, a più corpi che a tratti coincide con la narrazione di Hull e a tratti ricompone una scrittura che aderisce ai vissuti degli attori non vedenti, ipovedenti e vedenti chiamati a raccontare dei propri dispositivi sensoriali.

Con gli attori non vedenti, ipovedenti e vedenti della formazione artistica Orbitateatro.

Regia: Martina Palmieri – Get
Parole: Martina Palmieri e le attrici e gli attori di Get – Orbitateatro
Camera: Marilena Lodi – Get
Mixer video: Francesco Burlando
Viola da gamba: Angela Albanese
Voce: Silvia Pascalis
Visual Lab attrezzatura video

Prenotazione obbligatoria: info@gruppoelettrogeno.org

Una produzione: Gruppo ElettrogenoMuseo Tolomeo – Museomix Bologna, Istituto dei ciechi F. Cavazza ONLUS di Bologna, Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Sezione provinciale di Bologna.

Quattro repliche nei due giorni HANDYNAMO -Turismo accessibile in Velostazione, del weekend di IT.A.CÀ in Velostazione (27-28 Maggio2017)

Materiale informativo
Scarica il programma della due giorni di HANDYNAMO – Turismo accessibile alla Velostazione [Pdf]
Scarica il programma completo di IT.A.CA’  [Pdf]
Campagna Io sto con IT.A.CA’
io-sto-con-itaca-350x500-1    ITACA BANNER 585X90

Questa non è una primavera tranquilla

Primo studio di Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro

Lunedì 22 Giugno | ore 21.00
Chiostro del Carracci
San Michele in Bosco, via Pupilli 1 – Bologna
(complesso Rizzoli entrata dalla portineria ospedaliera)

Evento ospitato alla 5° edizione del Festival In & Out-La cultura in Condominio
Teatro e arti performative in luoghi insoliti –
Cibarsi corpo e mente

Questa non è una primavera tranquilla banner GET

Composizione grafica di Roberto Ruager

Questa non è una primavera tranquilla | primo studio, realizzato quest’anno per il Festival In & Out – La Cultura in Condominio, è liberamente ispirato a Porcile di Pier Paolo Pasolini.
L’opera di Pasolini è stata il varco che ci ha permesso di entrare in un  luogo dove molti di noi non sarebbero probabilmente mai entrati: lo abbiamo fatto banchettando nell’occasione di un compleanno, oscillando la testa tra negazione e affermazione, con senso di inadeguatezza, e il peso di alcuni passaggi della storia che ci appartengono, o almeno così dovrebbe essere. Con ingenuo sollazzo, con un sottile desiderio di misurare le nostre esistenze con quella di Julian, ubbidiente e disubbidiente; ricalcando il nostro vissuto, la nostra scrittura su alcuni dei personaggi dell’opera, commestibili e non commestibili.
Se fossimo sazi e appagati, senza alcuna tensione legata al retrogusto del dubbio, saremmo pronti per il menù completo, e non ci troveremmo a presentare un primo studio ispirato all’opera di Pasolini. Il cibo delle volte riempie solo temporaneamente, confortandoci nelle parti molli, e regalandoci nuove energie; ma non possiamo escludere il generarsi di una rivolta del cibo che, qualora avesse luogo, ci imporrebbe un necessario rovesciamento di prospettive rispetto al nostro pasto convenzionale. Che sia anche l’inizio di una rivolta dell’intima natura?
Ciò che ha attratto la nostra attenzione non risiede unicamente nel testo teatrale Porcile, ma anche in buona parte nella radice delle predisposizioni di ognuno degli attori verso il cibo, inteso come strumento di evocazione per eventi che hanno imposto una mutazione al corso delle nostre vite. Il cibo testimone fedele della paura che divora il desiderio, o del desiderio che divora il coraggio, il cibo che ci vuole vulnerabili di fronte a un rito in cui esso stesso è protagonista (rito che noi umani condividiamo con gli altri animali).
Protagonisti di Questa non è una primavera tranquilla sono gli attori, ipovedenti, vedenti e non vedenti di Orbitateatro, formazione artistica costituitasi nel 2011 nell’ambito del progetto l’Arte della trasformazione, curato da Gruppo Elettrogeno, in collaborazione con l’Associazione per la promozione sociale dell’arte 0GK, l’Istituto dei ciechi F. Cavazza di Bologna, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Sezione provinciale di Bologna.

Per maggiori info sullo spettacolo
Gruppo Elettrogeno: info@gruppoelettrogeno.org | www.gruppoelettrogeno.org

Festival In & Out-La cultura in Condominio | 5° edizione 13 giugno – 4 luglio 2015
Scarica il programma completo del Festival [.pdf]
Maggiori info sulla serata: www.laculturaincondominio.blogspot.it |  teatrodeimignoli@alice.it

L’ISOLA IN-CANTATA RELOAD

Concerto spettacolo di Gruppo Elettrogeno
progetto I Fiori Blu: musicateatro – seconda edizione

MERCOLEDÌ 15 APRILE 2015 | ore 21.00
Sala Candilejas
Via Genuzio Bentini, 20 – Bologna
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Evento ospitato alla seconda edizione di Fuori e Dentro, un altro sguardo sul carcere che si svolgerà a Bologna dal 15 al 29 Aprile 2015

L’isola in-cantata • temporali coincidenze. 11 Novembre 2014
Foto di Roberto Ruager

… e noi tutti ritroviamo noi stessi quando nessuno era ormai più se stesso. Tutto in un unico viaggio…

Queste parole di Gonzalo ne La Tempesta di Shakespeare, esprimono meglio di qualsiasi altra dichiarazione il principio ispiratore del progetto de I Fiori Blu: musicateatro seconda edizione, che ha reso possibile la realizzazione del concerto spettacolo l’Isola in-cantata, temporali coincidenze.
Avviato nel mese di aprile 2014, il percorso di formazione musicale e teatrale (ospitato nei locali di Villa Pini, messi a disposizione dal Comune di Bologna grazie al sostegno del Settore Sistema culturale e Università), si è rivolto a cittadini che dallo stato di detenzione o dalla libertà accedono alle Misure Alternative alla Detenzione, nonché (novità importante di questa seconda edizione) agli operatori di vari enti/servizi e associazioni che per le loro competenze collaborano nelle varie fasi dell’Esecuzione Penale esterna ed interna. Oltre a due percorsi laboratoriali di musica e teatro, hanno fatto parte del progetto anche tre stage intensivi con la cantautrice Etta Scollo, con il coro delle Mondine di Bentivoglio, ospiti speciali all’evento conclusivo del progetto e con il musicista Paolo Fresu, la presidente della Fondazione Fabrizio De Andrè, Dori Ghezzi e il musicista Cristiano De Andrè.
Esito del doppio percorso è lo spettacolo l’Isola in-cantata, liberamente ispirato a La Tempesta di William Shakespeare, che ha debuttato lo scorso novembre 2014 sul palco del Teatro Arena del Sole di Bologna.
L’identità negata (tradita, rubata), i legami d’amore, il controllo sul tempo e sull’ambiente sono i temi intercettati dai flussi creativi che hanno attraversato i laboratori, e questi temi non potevano trovare contenitore migliore dell’opera di Shakespeare al cui interno, nell’ordito di personaggi e riferimenti, si collocano in forma di monologhi, canzoni, azioni sceniche collettive e musiche.
I partecipanti al percorso teatrale hanno intrecciato le parole dei naufraghi dell’isola alle loro, l’hanno fatto senza pregiudizi, generando contraddizioni, con rispettosa irriverenza. Hanno preso posizione coincidendo inesorabilmente con queste nuove esistenze, hanno colto l’occasione per dire ciò che i personaggi non hanno espresso, hanno indagato ciò che poteva essere ricomposto, secondo la loro personale esperienza del presente.
Epifanie di generi riconoscibili e talvolta popolari, si compenetrano in una forma spettacolo che risulta inedita, perché distillata (più che costruita) da ogni sorta di materiale testuale, acustico, visivo, introdotto e quindi elaborato tra le mura dei laboratori.
L’organico musicale spazia dal violino barocco al sintetizzatore, a comuni oggetti di uso quotidiano, il repertorio da Monteverdi a Fabrizio De Andrè, a composizioni originali dei partecipanti, seguiti in questo loro percorso da un variegato gruppo di musicisti e musicologi della realtà bolognese. Su tutto ciò, in occasione del debutto, ha vegliato benevola la tromba di Paolo Fresu, punto di riferimento di tutto il progetto, la cui presenza sul palco in occasione del debutto ha espresso un valore anche formativo sui partecipanti.
Così come la presenza e collaborazione con Etta Scollo, emblematica di un’artista musicalmente vorace, che non ha mai amato sostare più di tanto su di un singolo genere musicale.

La cantautrice siciliana Etta Scollo parteciperà al concerto spettacolo, l’Isola in-cantata Reload.

A cura dell’Associazione di promozione sociale Gruppo Elettrogeno, in collaborazione con U.E.P.E. Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna – D.A.P. – Ministero della Giustizia,
L’Isola in-cantata, una produzione realizzata grazie a:
Casa Circondariale di Bologna, CEFAL Emilia-Romagna,
con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna (ora Città metropolitana di Bologna), Istituzione G.F. Minguzzi, rete “Teatri Solidali”, con il patrocinio del Comune di Bologna e con la collaborazione di Teatro Arena del Sole di Bologna – ERT, Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Dedicato a Vale Valentine

More info:
Consulta il programma completo di Fuori e Dentro, un altro sguardo sul carcere
Scarica la locandina della manifestazione culturale [.pdf ]
Scarica il booklet [.pdf ]

L’iniziativa è realizzata dalla rete del progetto Fuori e Dentro, composta da: 
Le Organizzazioni di Volontariato promotrici: Albero di Cirene | Arci Solidarietà Corticella | Avoc | Centro servizi “Villa Tamba” | Il Poggeschi per il carcere | S.O.S. Donna – Una linea telefonica contro la violenza | U.V.a. P.Ass.A. | Unione Volontari al Pratello Associazione d’Aiuto
I partner: Ausilio cultura | Bandiera Gialla | Chiusi Fuori |  Comune di Bologna – Istituzione per inclusione sociale e l’integrazione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti | Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia ER | Fondazione Uniti per Crescere Insieme | Città Metropolitana di Bologna | U.E.P.E. Ufficio Esecuzione Penale Esterna (Bologna e Ferrara)

“FUORI E DENTRO. UN ALTRO SGUARDO SUL CARCERE” è realizzato insieme a VOLABO nell’ambito del progetto Fuori e Dentro. Giustizia riparativa e pena utile
Coordinamento: Area Progettazione VOLABO – Simona Boreri | simona.boreri@volabo.it

VOLABO è il Centro Servizi per il Volontariato (togliere della provincia) di Bologna e ha l’obiettivo di promuovere localmente l’azione volontaria e la cultura della solidarietà offrendo gratuitamente servizi per lo sviluppo, la progettazione e la promozione delle iniziative delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte al registro provinciale. C.F. 91223750372 | Affidato ad A.S.Vo. Associazione per lo Sviluppo del Volontariato (Delibera COGE del 04/04/2003) | Via Scipione Dal Ferro 4 | 40138 Bologna | tel. 051.340328 |info@volabo.it | www.volabo.it
Ufficio stampa: 
Violetta Cantori | comunicazione@volabo.it | 345.5507984

Con il patrocinio di Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti del Comune di Bologna, Conferenza Regionale Emilia Romagna Volontariato e Giustizia e in collaborazione con città Metropolitana di Bologna.

Buio pesto al basilico | performance di Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro

Lunedì 7 luglio  
Chiostro del Carracci |San Michele in Bosco (complesso Rizzoli) – Bologna
Sono previste due repliche: la prima alle ore 20.30, la seconda alle ore 21.30

Buio pesto al basilico
Performance di Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro

La performance Buio pesto al basilico, ospitata all’interno del Festival In&Out – La Cultura in Condominio. teatro e arti performative in luoghi insoliti. Quarta edizione: 21 giugno-13 luglio 2014, propone, ad un gruppo di spettatori, un’azione teatrale per sperimentare il sistema dei sensi. Un percorso guidato nel Chiostro del Carracci dove i partecipanti avranno l’opportunità di abitare, bendati, questo specialissimo luogo all’aperto, stabilendo relazioni, soddisfacendo il palato, nel corso di un viaggio, immersi in una sostanza fatta di buio, ma anche di…?
E’ questa la domanda che sottende una risposta diversa per ogni spettatore.
L’eco de Il re muore di Eugène Ionesco, a cui l’azione si ispira, è diffuso da attori e guide vedenti, non vedenti e ipovedenti, che partecipano ad Arte della trasformazione, un progetto curato da Gruppo Elettrogeno che dal 2008 realizza laboratori di teatro e produce spettacoli, con il supporto dell’Associazione per la promozione sociale dell’arte 0GK, dell’Istituto dei ciechi F. Cavazza di Bologna, dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Sezione provinciale di Bologna.Al suo interno si costituisce nel 2011 Orbitateatro, compagnia composta dagli attori che hanno condiviso nel tempo il percorso teatrale.
Buio pesto al basilico è un gioco in cui lo spettatore stesso crea il suo percorso inimitabile.

Un ringraziamento particolare all’artista Elena Fregni per la sua preziosa collaborazione, alcune sue opere saranno parte integrante dell’azione performativa all’interno del Chiostro.

Gruppo Elettrogeno | Associazione di promozione sociale
www.gruppoelettrogeno.org | elettrogeno.gruppo@gmail.com

Performance a prenotazione obbligatoria
Inizio performance: ore 20.30 | replica alle ore 21.30
prenotazioni: 349 2326905 – giorni feriali dalle 10:30 alle 17:00
info.: elettrogeno.gruppo@gmail.com

Scarica l’invito [Buio pesto al basilico]
Scarica il programma completo del Festival In&Out [programma]
Consulta il cartellone collettivo delle Associazioni e Compagnie della Rete dei Teatri Solidali [ES.TE.SO. – L’Estate dei Teatri Solidali 2014]

La performance si svolgerà anche in caso di pioggia

Festival In & Out-La cultura in Condominio – Teatro e arti performative in luoghi insoliti Quarta edizione: 21 giugno-13 luglio 2014
Evento realizzato grazie al contributo di Fondazione del Monte, Comune di Bologna-Cittadinanza Attiva e la compartecipazione della Provincia di Bologna e Istituzione Minguzzi
maggiori info
www.laculturaincondominio.blogspot.it | teatrodeimignoli@alice.it
Tel. 3492326905