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A occhio e croce – laboratorio di teatro 2017

“…nel precipizio di un furore senz’argine
impossibile da barricare
ho tinto l’istante d’un sanguigno
somigliante al mio…”

Mariangela Gualtieri
da Caino, Giulio Einaudi Editore, Torino 2011

banner-a-occhio-e-croce-lab-di-teatro-2017A occhio e croce, laboratorio di teatro a cura di Gruppo Elettrogeno, nell’ambito del progetto l’Arte della trasformazione 2017, rivolto a persone non vedenti, ipovedenti e vedenti

Il percorso di quest’anno mette al centro del lavoro la necessità di dare continuità alla ricerca di nuove architetture dell’azione, nuovi dispositivi del teatro praticato e dello spazio scenico che si dilata e si ridefinisce secondo una diversa funzione e rapporto tra l’essere non visivo e l’essere visivo.
L’occhio interno è capace di ridare corpo a una sostanza che è sempre più complessa e al tempo stesso familiare, che libera dalle parole correnti, dai meccanismi del corpo conosciuto, dall’attesa del giudizio e capace di introdurci in un nuovo sistema dei sensi in vista di una differente predisposizione.

Il percorso, inoltre, si pone l’obiettivo di introdurre alla pratica teatrale: allenamento fisico e vocale, improvvisazione, elaborazione dei materiali teatrali proposti.

Il laboratorio fa parte delle attività di formazione del progetto l’Arte della trasformazione, che dal 2008 realizza e produce spettacoli. Nel 2011 nasce la compagnia Orbitateatro.

A occhio e croce è rivolto a persone non vedenti, ipovedenti e vedenti.
Non è necessaria alcuna precedente esperienza teatrale.

INCONTRO PRELIMINARE GIOVEDI’ 16 FEBBRAIO ORE 20.30.
Gli incontri si svolgeranno ogni giovedì sera dalle ore 20.30 alle 23.00, presso la palestra dell’Istituto F. Cavazza, in via dell’Oro 3 – Bologna.

Si consiglia di indossare abiti comodi e di portare un paio di calzini.

In collaborazione con
Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Sezione provinciale di Bologna, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza ONLUS di Bologna, Museo Tolomeo – Istituto dei ciechi Francesco Cavazza ONLUS di Bologna.

E’ preferibile inviare una mail o telefonare per confermare la propria presenza all’incontro preliminare

info:
artedellatrasformazione@gmail.com
www.gruppoelettrogeno.org
www.facebook.com/gruppoelettrogeno.teatro/
+39 345 0698252

Cartolina promozionale: Fronte | Retro

Il progetto “l’Arte della trasformazione” 2017 è dedicato al professor Maurizio Giuffredi

 

Incontro IPOTETICAƐ – FORMAZIONE DANZA TEATRO DISABILITA’

Martedì 6 Dicembre 2016 | ore 17.30
Leggere Strutture – Via Ferrarese 169 – Bologna

Incontro di presentazione con i docenti di
IPOTETICAƐ – FORMAZIONE DANZA TEATRO DISABILITA’. Pratiche e didattiche per la danza integrata e il teatro, corso di formazione che prende forma dalla necessità di un’ipotesi di lavoro comune tra alcune realtà che da anni lavorano con danzatori e attori con diverse predisposizioni fisiche e sensoriali: Anna Albertarelli con Vi-Kap e il suo metodo “Corpo Poetico” e Gruppo Elettrogeno con in metodo teatrale per l’interazione sociale. L’idea è quella di aprire uno spazio di scambio capace di rileggere il linguaggio performativo di riferimento e trasformare alcune consuetudini della pratica della danza, del teatro e della formazione.

Da diversi anni il teatro e la danza contemporanea lavorano con la disabilità in termini terapeutici, ad oggi si punta a sperimentare una metodologia di lavoro che va al di là dell’analisi terapeutica, utilizzando altri strumenti per favorire l’inclusione sociale, ovvero le espressioni sensoriali e la poetica. Si parte da un’altra prospettiva: quella dell’arte contemporanea, per incidere su stereotipi e resistenze nella relazione con “l’altro diverso da me”, mantenendo una reciprocità di crescita esperienziale. [per saperne di più]

Locandina jpeg
Maggiori info: ipotetica@csapsadue.it

Toccare la roccia – primo studio di Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro | 24 e 25 Novembre a Bologna

Liberamente ispirato a Il dono oscuro nel mondo di chi non vede di John M. Hull.
Una produzione Museo TolomeoMuseomix Bologna, Istituto dei ciechi F. Cavazza ONLUS di Bologna e Associazione per la promozione sociale dell’arte 0GK

24 e 25 novembre 2016
Istituto dei ciechi F. Cavazza, Via Castiglione, 71 Bologna

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“L’incisività delle affermazioni di John Hull, la bellezza del suo linguaggio e la profondità delle riflessioni fanno di questo libro un’opera di poesia e, insieme, di filosofia. Se Wittgenstein fosse diventato cieco, avrebbe potuto scrivere un libro non diverso da questo, per sondare la profondità di una sempre mutevole fenomenologia della percezione”

Oliver Sacks

Questo primo studio è sicuramente un omaggio alla nascita del museo Tolomeo e allo scrittore John M. Hull, un’occasione per intraprendere un viaggio alla ricerca di una forma teatrale capace di misurarsi con alcune delle domande e degli “schizzi di paesaggio” generati dall’opera di Hull.

“…Diventerò anch’io uno spazio vuoto sulle pareti della mia galleria di ritratti?
…Fino a che punto la perdita dell’immagine del volto è connessa alla perdita dell’immagine del proprio io?

Toccare la roccia è un album di schizzi a più voci, a più strati, a più corpi che a tratti coincide con la narrazione di Hull e a tratti ricompone una scrittura che aderisce ai vissuti degli attori non vedenti, ipovedenti e vedenti chiamati a raccontare dei propri dispositivi sensoriali.

Posti limitati, prenotazione obbligatoria, sono previste due repliche per entrambe le giornate del 24 e 25 novembre:
prima replica alle ore 19.15
seconda replica alle ore 21.30

Prenotazioni: info@gruppoelettrogeno.org
Info spettacolo: 345.0698252 – 344.0472609 dalle 15.00 alle 19.00

Materiale Informativo: Cartolina

FUORI E DENTRO. UN ALTRO SGUARDO SUL CARCERE | Dal 4 al 17 novembre a Bologna la terza edizione della Rassegna

Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che. 
(Tratto da Considero valore, in Opera sull’acqua e altre poesie, Erri De Luca)

Torna a Bologna per la terza edizione Fuori e Dentro, un altro sguardo sul carcere, la rassegna culturale che dà ai cittadini l’opportunità di “affacciarsi” sul mondo del carcere da simboliche finestre per vedere cosa c’è realmente dietro quelle mura. Dal 4 al 17 novembre sei appuntamenti in diversi luoghi della città.

Consulta il programma completo della Rassegna >>

fuori-e-dentro_-un-altro-sguardo-sul-carcere

Gruppo Elettrogeno parteciperà nella giornata di  Mercoledì 16 Novembre ore 18.00 ospitato all’ Auditorium del Villaggio del Fanciullo | via Scipione dal Ferro, 4 (ingresso H) | Bologna

IL VOLONTARIATO PER LA GIUSTIZIA RI- PARATIVA
Incontro di sensibilizzazione e promozione in collaborazione con U.E.P.E. (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Bologna e Ferrara e Gruppo Elettrogeno (Ass. di promozione sociale – progetto I Fiori Blu: musicateatro). Apre l’evento l’Avv. Alberto Pullini, tesoriere di ASVO/VOLABO e consigliere delegato ai temi della giustizia riparativa.

Un incontro info-formativo rivolto alle organizzazioni di Terzo settore per promuovere l’accoglienza di percorsi di giustizia riparativa in cui verrà proiettato il breve video che raccoglie le testimonianze di volontari e cittadini già coinvolti in questo tipo di percorsi. Inoltre Gruppo Elettrogeno presenterà una riflessione sull’esperienza del progetto I Fiori Blu – musicateatro attraverso la proiezione del trailer del concerto spettacolo andato in scena il 30 maggio 2016 al Teatro Auditorium Manzoni. Interverranno i partecipanti al percorso di musica e di teatro, Antonio Amato (Responsabile Area Esecuzione Penale Esterna, U.E.P.E.), Martina Palmieri e Sebastiano Scollo (Gruppo Elettrogeno), attrici, attori e musiciste/i che hanno collaborato al progetto, tema centrale l’inclusione sociale tra arte, professionismo e volontariato in una prospettiva futura.

L’iniziativa Fuori e dentro. Un altro sguardo sul carcere è promossa e realizzata da: AVOC – Associazione Volontari Carcere, Albero di Cirene, ARCI Solidarietà Corticella, Fondazione Uniti per Crescere Insieme onlus, Il Poggeschi per il Carcere, U.V.A.P.Ass.A. – Unione Volontari Al Pratello Associazione di Aiuto, Ausilio Cultura e con Bandiera Gialla, il portale di informazione sociale dell’area metropolitana bolognese; sostenuta e coordinata da VOLABO – Centro Servizi per il Volontariato della Città Metropolitana di Bologna; con il Patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Conferenza Volontariato Giustizia ER; in collaborazione con: Comune di Bologna – Area Benessere di Comunità, Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria don Paolo Serra Zanetti del Comune di Bologna.

Per saperne di più:
Leggi il programma>>
Pagina facebook: https://www.facebook.com/ProgettoFUORIEDENTRO/

Per informazioni:
Simona Boreri | 051 340328 | simona.boreri@volabo.it
Portale VOLABO – Focus Giustizia riparativa

Ufficio stampa:
comunicazione@volabo.it | 051 340328
Michela De Falco 345 5507984 | Violetta Cantori | 328 1531808

Se ci darete il vostro 5per1000 trasformeremo l’acqua in vino!

Anche quest’anno è possibile destinare il 5per1000 dell’imposta annuale ad associazioni di promozione sociale iscritte in apposite liste, senza che vi costi niente di più: Gruppo Elettrogeno c’è! 

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Gruppo Elettrogeno

Sette paia di scarpe ho consumate… | Azione teatrale itinerante

Sabato 24 e Domenica  25 Settembre 2016 | repliche alle ore 18.00 e alle ore 21.00
ex Ospedale degli Innocenti (dei Bastardini) – Via D’Azeglio, 41 – Bologna
Il pubblico è atteso in Via D’Azeglio, 45

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Sette paia di scarpe ho consumate…
L’idea del viaggio, della perseveranza, degli obiettivi che “valgono la pena”, ma anche l’atmosfera rarefatta però con rimandi profondi delle fiabe… molte cose sono contenute in questo riferimento, e molte sono le suggestioni che hanno incantato i teatranti della Rete Teatri Soldiali, motivandoli a una nuova e inedita “fatica”, quella della creazione collettiva di una “cosa-che-non-c’è”: un unico “spettacolo” che vede in scena decine di attori e alcuni musici, in un filo narrativo che si dipana attraverso nove diverse stazioni, teso tra la realtà e il sogno della realtà, in una esaltazione del ruolo sociale del teatro, probabilmente frainteso o in parte perduto, nel contemporaneo, “… il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta.” (W. Shakespeare, Amleto, atto III, scena II).

Le scarpe sono quelle del “cammina, cammina…” di fiabe che alludono ai lontani versi carducciani, consumate in viaggi d’iniziazione, in avventure con donatori magici e orridi mostri guardiani, in prove straordinarie… le scarpe sono quelle, sempre fuori misura, quando pure ci sono, dei migranti… le scarpe sono babbucce, infradito, scarpine di vetro, zoccoli, stivali dalle sette leghe, scarponi di soldati… le scarpe sono quelle in mucchi nei lager nazisti… sono quelle dei primi passi conservate nei cassetti… le scarpe dicono di noi, dei nostri cammini, faticosi o lievi, controvento, col vento in poppa, dritti o storti, delle nostre mete, reali o immaginate, dei nostri sogni, delle nostre ricerche, delle soste, delle nostre tenaci resistenze…
Queste ed altre suggestioni alimentano “Sette paia di scarpe ho consumate…”, azione teatrale plurale, per pubblico itinerante: un’idea insolita, preziosa e rara, che ha visto la prima presentazione ad Imola (festival DDT) lo scorso maggio, e si presenta a Bologna con varianti in dialogo con nuovi spazi, che in realtà sono spazi antichi (i Bastardini), che immediatamente emanano altre suggestioni…
Voci di bimbi, deposti prima nella ruota, poi affidati a madri poverissime che li allattavano per pochi mesi, cantando rustiche ninne-nanne o canti popolari, preparandosi a lasciarli, con la speranza che trovassero poi una buona famiglia. Furono forse scarpine di lana, o scarpe grosse di servette montanare, scarpe da collegiali per chi rimaneva, tutti comunque accolti da una comunità che, finché ce n’è stato bisogno, ha raccolto i soldi per i suoi bastardini…
A realizzarla sono 12 diversi gruppi teatrali e un gruppo musicale appartenenti alla Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna (www.teatrisolidali.it): in un unico impianto drammaturgico, ma in una successione di performance, si mostrano le diverse poetiche, le differenti pratiche e regie di gruppi accomunati dal lavoro teatrale sui temi delle differenze, dell’inclusione e del disagio sociale. L’azione si sviluppa in un itinerario tra diverse stazioni teatrali che il pubblico segue, accompagnato da attori e musici, partendo da alcuni spazi sotto il portico sulla Via D’Azeglio, per poi entrare dentro il complesso detto “dei Bastardini”, in un piccolo viaggio in vari ambienti e nel cortile, al piano terra.

INGRESSO a INVITO, è necessario confermare la propria presenza inviando una mail a: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com
Massimo di 50 persone a replica

Le rappresentazioni sono confermate anche in caso di pioggia

Info:
Cell.: 3392294412 |Email: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com

Sette paia di Scarpe ho consumate… | Workshop teatrale

Domenica 25 Settembre 2016 |dalle ore 9.30 alle ore 16.30
ex Ospedale degli Innocenti (dei Bastardini) – Via D’Azeglio, 41

bannerWORKSHOP TEATRALE di avvicinamento a diversificate metodologie, poetiche, percorsi di lavoro della Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna.

Il workshop intende mostrare:
a) come il teatro possa fornire strumenti per la relazione, anche in situazioni di disagio, come possa diventare occasione di espressione di temi ed emozioni che altrimenti potrebbero risultare inesprimibili, come nel teatro ci si possa riconoscere nella natura comune e nella diversità risultante dall’irripetibile unicità degli esseri umani, come nel teatro si possa giocare “per finta” la vita vera;
b) la vivacità artistica in termini di innovazione, di sperimentazione sui linguaggi, di un teatro che diventa incontro, esperienza umana collettiva, e, pur scontando pregiudizi e spesso lontano dal pubblico degli abbonati, in realtà pienamente recupera ed esalta il valore e il ruolo sociale stesso del teatro “… il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta.” (W. Shakespeare, Amleto, atto III, scena II).

PROGRAMMA

Ore 9.30
Introduzione ai lavori: il teatro sociale, o altrimenti denominato, a Bologna diventa teatro solidale.

Ore 9.45 – 12.30
Martina Palmieri di Gruppo Elettrogeno: RIVELAZIONI FUORI SENSI. Introduzione teorico-pratica ad alcuni elementi della ricerca teatrale che da anni caratterizza il lavoro della compagnia: il possibile incontro con un’estetica non visiva nel teatro, per ripensare una pratica teatrale come spazio radicale in cui le predisposizioni conosciute non sono più presupposti; in cui attori non vedenti e vedenti possono misurarsi con il lavoro proposto e contribuire a un processo d’ininterrotta mutazione dello sguardo attraverso il quale re-agire al presente, trasformare e ri-ambientare le funzioni sensoriali nello spazio scenico. Parteciperanno gli attori della formazione artistica Orbitateatro.

Marina Mazzolani di ExtraVagantis: SULL’UTILITÀ E IL DANNO DEL TEATRO PER LA VITA. Dagli appunti di un viaggio teatrale lungo 15 anni, spunti per un dialogo teorico-pratico con i partecipanti.

Mavi Gianni di Zoè Teatri: IMPROVVISARE È RESILIENZA. Improvvisare senza un canovaccio richiede alcuni ingredienti fondamentali: resilienza, collaborazione, struttura e flusso, spontaneità e accettazione. Esercizi dimostrativi dei 7 principi base di questa antica e moderna tecnica, per comprendere la stretta connessione tra questi ingredienti e il teatro di improvvisazione.

12.30 – Pausa pranzo

Ore 14.00 – 15.45
Guido Sodo di Medinsud: LA MUSICA COME MOTORE DELL’AZIONE TEATRALE: FUNZIONI E RAPPORTO COL DISAGIO SOCIALE. La musica svolge funzioni precise quando associata a immagini di un audiovisivo o di uno spettacolo. Si lavorerà, alternando teoria e pratica, sull’azione teatrale in rapporto alla musica. Si rifletterà sul rapporto fra musica e disagio sociale.

Micaela Casalboni di Teatro dell’Argine: IO SONO GLI ALTRI, GLI ALTRI SONO IO. Il teatro è per eccellenza una forma di condivisione ed empatia. Attraverso alcuni piccoli giochi utilizzati nei laboratori interculturali si possono attivare dinamiche di scambio che permettono di riconoscere nelle nostre esperienze quelle degli altri, in un comune terreno di dialogo e reciproca comprensione.

Ore 15.45 – 16.30
Confronto e consegna attestati

Minimo 8, massimo 30 partecipanti
Info e adesioni: Cell.: 3392294412 – Email: marinamazzolani@gmail.com

Shots from Othello – Concerto spettacolo di Gruppo Elettrogeno

In collaborazione con Paolo Fresu e con Etta Scollo

Progetto I Fiori Blu: musicateatro – terza edizione

Lunedì 30 Maggio 2016 | ore 21.00
Auditorium Teatro Manzoni – Bologna

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Progetto grafico: Daniela Silvi | Scatto & Post-produzione: Roberto Ruager

OTELLO: …ma perché dovemo esse così diversi da come se credemo? Perché?
JAGO: Eh, figlio mio, noi siamo in un sogno dentro un sogno. 

da Che cosa sono le nuvole? di P.P. Pasolini
in  Capriccio all’italiana – 4° ep. – 1968

Giunto alla sua terza edizione, il progetto I Fiori Blu: musicateatro propone Shots from Othello, un concerto-spettacolo costruito intorno all’Otello di William Shakespeare. Qui le narrazioni degli attori si sovrappongono ai personaggi dell’opera, moltiplicandoli e generando un racconto a più voci i cui protagonisti “spifferano” il loro segreto: quel desiderio che spinge l’uomo a sporgersi sull’abisso.

Come in un Masque passato al distorsore, alle scene teatrali si alternano, si sovrappongono e si integrano ‘visioni’ che attraversano l’esperienza musicale senza riverenze in ogni direzione: dal passato al presente, dalle tradizioni alla sperimentazione, dal vecchio al nuovo continente, dal bicchiere alla viola da gamba, da Couperin a Modugno via Pasolini.

Lo spettacolo è l’esito di un doppio percorso di formazione teatrale e musicale rivolto a persone che dallo stato di detenzione o dalla libertà accedono alle misure alternative alla detenzione, a persone che fruiscono della sospensione del procedimento con Messa alla Prova e agli operatori sociali di enti/servizi e associazioni che collaborano nelle varie fasi dell’Esecuzione Penale esterna e interna.

A cura di Gruppo Elettrogeno – Associazione di promozione sociale, il  progetto è realizzato in collaborazione con U.E.P.E. Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna – D.A.P. – Ministero della Giustizia, Casa Circondariale di Bologna, ERT  Emilia Romagna Teatro Fondazione, Auditorium Teatro Manzoni, CEFAL Emilia Romagna, Teatri Solidali di Bologna, Associazione per la promozione sociale dell’arte 0GK, Istituto dei ciechi F. Cavazza ONLUS di Bologna, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione provinciale di Bologna, Visual Lab, con il contributo e il patrocinio di Comune di Bologna nell’ambito del progetto Obiettivo “Paesaggio Bologna” presentato alla Regione Emilia Romagna L. 37, Città metropolitana di Bologna, VOLABO Centro Servizi per il Volontariato della Città Metropolitana di Bologna, con il patrocinio del Quartiere Navile.

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per info
info@gruppoelettrogeno.orgwww.gruppoelettrogeno.org
Tel.: +39 345.0698252  – dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00

Biglietteria
Prevenditawww.vivaticket.it e in tutti i punti vendita indicati sul sito tra i quali segnaliamo: P.zza Maggiore, 1/e,  Zamboni53 Store, Auditorium Teatro Manzoni.
Vendita: il giorno 30 maggio 2016  dalle ore 17.00 alle ore 21.00 presso Biglietteria Auditorium Teatro Manzoni – Via De’ Monari 1/2, Bologna
Prezzi: Biglietto Gold sostenitore 20 euro | Biglietto Silver amico 12 euro | Biglietto Basic 7 euro
Vendita on-line  – www.vivaticket.it | www.auditoriumanzoni.it

Abbiamo bisogno anche di te!
Con l’acquisto del Biglietto Gold sostenitore e del Biglietto Silver amico contribuirai a sostenere il progetto I Fiori Blu: musicateatro.

Ufficio stampa
Flavia Tommasini
Mob.: 3473729600info@gruppoelettrogeno.org
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Sette paia di scarpe ho consumate…

7° Edizone DDT (Diversi Dirompenti Teatri) – 14 e 15 maggio 2016, IMOLA

Un progetto della rete Teatri Solidali della Città metropolitana di Bologna.LOCANDINA Teatri Solidali

DDT è un progetto dell’Ass. ExtraVagantis, con la direzione artistica di Marina Mazzolani; è all’interno del programma di Oltre la Siepe. DDT del 2016 è totalmente dedicato alla realizzazione di un progetto della rete Teatri Solidali della Città metropolitana di Bologna, che vede ad Imola il suo debutto nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 Maggio e a Bologna, il 24 e 25 Settembre, una replica con specifiche varianti, all’ex Ospedale degli Innocenti (il  Bastardini), in via D’ Azeglio.

Programma della due giorni

Sabato 14 maggio 2016 | dalle ore 9.30 alle ore 19,00
WORKSHOP TEATRALE
Rivolto ad operatori teatrali e socio-sanitari, educatori, docenti, studenti universitari, aderenti ad associazioni di promozione sociale e di volontariato del territorio e a tutte le persone interessate.

Minimo 8, massimo 30 partecipanti
Adesione entro sabato 30 aprile
Info e adesioni: Cell.: 3392294412
Email: marinamazzolani@gmail.com

Workshop teorico-pratico, condotto da Riccardo Paccosi (Amorevole Compagnia Pneumatica), Marina Mazzolani e Adriano Dallea (ExtraVagantis), Mariagrazia Bazzicalupo (Magnifico Teatrino Errante), Guido Sodo (Medinsud), Nicola Bonazzi (Teatro dell’Argine), Mavi Gianni (Zoè Teatri); occasione di accostamento a metodologie, poetiche, percorsi di lavoro della Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna, esperienze teatrali accomunate dalla ricerca sui linguaggi del teatro, dalla sperimentazione delle valenze del teatro in laboratorio e delle ricadute della pratica teatrale sulle persone e sulla comunità.

Il workshop intende mostrare:
a) come il teatro possa fornire strumenti per la relazione, anche in situazioni di disagio, come possa diventare occasione di espressione di temi ed emozioni che altrimenti potrebbero risultare inesprimibili, come nel teatro ci si possa riconoscere nella natura comune e nella diversità risultante dall’irripetibile unicità degli esseri umani, come nel teatro si possa giocare “per finta” la vita vera;
b) la vivacità artistica in termini di innovazione, di sperimentazione sui linguaggi, di un teatro che diventa incontro, esperienza umana collettiva, e, pur scontando pregiudizi e
spesso lontano dal pubblico degli abbonati, in realtà pienamente recupera ed esalta il valore e il ruolo sociale stesso del teatro “… il cui fine, agli inizi come ora, è stato sempre ed è di porgere, diciamo, uno specchio alla natura; di mostrare alla virtù il suo volto, al vizio la sua immagine, e all’epoca stessa, alla sostanza del tempo, la loro forma e impronta.” (W. Shakespeare, Amleto, atto III, scena II).

Domenica 15 maggio 2016 | Ore 16.00 – 18.00 – 20.00
SETTE PAIA DI SCARPE HO CONSUMATE…Atto unico (in molte azioni)
Piazzale Giovanni dalle Bande Nere, 14 (itinerario in 4 diversi edifici)

con la partecipazione di:
Amorevole Compagnia Pneumatica, ExtraVagantis Fortemente, Gruppo di Lettura San Vitale, Gruppo Elettrogeno, Il Campanile dei ragazzi, Magnifico Teatrino Errante, Medinsud, Teatro delle Temperie,Teatro del Pratello, Tra un atto e l’altro, Zoè Teatri
e il supporto organizzativo del Teatro dell’Argine
INGRESSO LIBERO
Le rappresentazioni sono confermate anche in caso di pioggia
Prenotazione obbligatoria: massimo di 50 persone a replica
Info e prenotazioni: Cell.: 3392294412, Email: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com

SETTE PAIA DI SCARPE HO CONSUMATE…
Le scarpe sono quelle del “cammina, cammina…” di fiabe che alludono ai lontani versi carducciani, consumate in viaggi d’iniziazione, in avventure con donatori magici e orridi mostri guardiani, in prove straordinarie… le scarpe sono quelle, sempre fuori misura, quando pure ci sono, dei migranti… le scarpe sono babbucce, infradito, scarpine di vetro, zoccoli, stivali dalle sette leghe, scarponi di soldati… le scarpe sono quelle in mucchi nei lager nazisti… sono quelle dei primi passi conservate nei cassetti… le scarpe dicono di noi, dei nostri cammini, faticosi o lievi, controvento, col vento in poppa, dritti o storti, delle nostre mete, reali o immaginate, dei nostri sogni, delle nostre ricerche, delle soste, delle nostre tenaci resistenze… Queste ed altre suggestioni alimentano “Sette paia di scarpe ho consumate…”, azione teatrale plurale, per pubblico itinerante. A realizzarla sono 11 diversi gruppi teatrali e un gruppo musicale appartenenti alla Rete dei Teatri Solidali della Città Metropolitana di Bologna (www.teatrisolidali.it): in un unico impianto drammaturgico, ma in una successione di performance, si mostrano le diverse poetiche, le differenti pratiche e regie di gruppi accomunati dal lavoro teatrale sui temi delle differenze, dell’inclusione e del disagio sociale. L’azione si sviluppa in un itinerario tra diverse stazioni teatrali, al chiuso e all’aperto, che il pubblico segue, accompagnato da attori e musici.

Info
EXTRAVAGANTIS
Sede organizzativa: Via Zaccherini, 15 – 40026 IMOLA (BO) – Tel. 3392294412 – 3333765632 Fax 0542684825
Email: extravagantis.teatrointegrato@gmail.com – www.facebook.com/pages/EXTRAVAGANTIS

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