Am I what I am because I found myself? workshop intensivo di teatro

Am I what I am because I found myself? 
– Limitazioni di (ogni) genere –

workshop intensivo di teatro con
Martina Palmieri – Gruppo Elettrogeno / Orbitateatro e Simone Cangelosi

Gender Bender International festival
27-28 ottobre 2018

Tutte le mattine mi alzo e scelgo di essere…
magari diverso da quello che ero ieri
Zed

Le limitazioni di un individuo hanno origine all’esterno e all’interno del suo vissuto, dalle condizioni bio-socio-culturali ed economico-politiche cui è soggetto e con le quali ha più o meno consapevolmente a che fare.

Le limitazioni possono anche derivare da diverse predisposizioni sensoriali, e allora quali negoziazioni sono utili o necessarie per rintracciare strumenti e approntare strategie capaci di formare l’identità? In che modo vivo e mi procuro le esperienze che mi fanno sentire, scegliere ed essere chi essere?

Da quale lente guardo il perimetro del mondo che abito? L’imitazione di genere modella la carne e i suoi pensieri, limitando e permettendo allo stesso tempo lo spettro d’immagin/azione. Cominciando dall’osservazione della propria esperienza sarà possibile ampliarla, mettendo in atto strategie differenti, ridefinendo i modelli a disposizione, se non totalmente, almeno quanto basta per sentirsi davvero a casa?

Questi alcuni degli elementi e delle domande che saranno al centro del lavoro che si articolerà nelle due giornate.

Il workshop si arricchirà della partecipazione, su più livelli, del regista Simone Cangelosi che si muoverà all’interno del lavoro osservando, intercettando il materiale generato dalla pratica teatrale, dando spunti narrativi.

L’approccio metodologico del lavoro teatrale coniuga metodi e strumenti differenti, con gli intenti di sperimentare inedite predisposizioni espressive e percettive attraverso la pratica del teatro e di far emergere e sviluppare l’identità artistica dei partecipanti. Il workshop intensivo fa riferimento al metodo ADT (Arte della trasformazione), uno strumento pedagogico ideato da Martina Palmieri che fa riferimento ad un teatro contemporaneo di interazione sociale e che prevede il coinvolgimento e l’integrazione degli attori non vedenti, ipovedenti e vedenti della compagnia Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro.

Simone Cangelosi è un regista di documentari. I suoi lavori sono incentrati principalmente sui temi dell’identità e dell’attivismo politico, come nel lavoro autobiografico ‘Dalla testa ai piedi’ (2007) e  in ‘Una nobile rivoluzione’ (2014) documentario sulla vita di Marcella Di Folco, una delle figure di maggior spicco del movimento lgbt italiano.

Cura e conduzione Martina Palmieri (regista di Get) e il regista Simone Cangelosi

Parteciperanno come guide al laboratorio esperienziale anche gli attori e le attrici non vedenti, vedenti e ipovedenti della compagnia Gruppo Elettrogeno – Orbitateatro,

Aperto a tutte/i/*, di ogni età, con o senza disabilità, anche in assenza di precedenti esperienze teatrali.

27, 28 ottobre 2018 | dalle ore 15.00 alle ore 18.30 presso la palestra dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, in via dell’Oro 3, Bologna.

E’ previsto un contributo per entrambi gli incontri di 40 euro
Per info e iscrizione obbligatoria
info@gruppoelettrogeno.org

Co-produzione Gender Bender, Gruppo Elettrogeno e Simone Cangelosi
In collaborazione con Istituto dei ciechi F. Cavazza di Bologna – Museo Tolomeo e Unione Italiana Dei Ciechi e Degli Ipovedenti, Sezione territoriale di Bologna.